Camminare per i sentieri di campagna tra pale di fichi d’india e folte siepi di ginestra: non solo natura incontaminata ma anche storia e tradizioni antiche in questa vallata baciata dal sole.
Qui sembra che il tempo sia fermo alla fine dell’Ottocento. Già, perché circondato da querce e ulivi è possibile scorgere il mulino di Rocca Oliva dove gli abitanti di San Basilio, Vallancazza e Badiavecchia andavano a macinare il grano. Un luogo identitario che rappresenta il cuore pulsante di queste piccole comunità di tradizione contadina.
Costruito nel 1880, il mulino smise di funzionare nel 1963. Per più di 70 anni questa struttura fu un punto di riferimento per ciascuna famiglia che caricava il grano raccolto su asini e muli e lo trasportava al mulino “du Castrangisi” dove veniva trasformato in farina.
Si tratta di una struttura a ruota orizzontale su due piani, al piano terra si trova la camera delle acque, mentre al piano superiore quella delle macine con un piccolo angolo dove poter insaccare la farina e un soppalco su cui si trovano ancora gli strumenti per la macinazione.
L’antica struttura ottocentesca giace nei pressi di un torrente, questo perché per avviare il mulino a ruota orizzontale è indispensabile avere a disposizione una discreta quantità di acqua. Natura e storia si fondono per regalare emozioni intense.